
Consulenza Finanziaria e Patrimoniale
Da oltre 30 anni affianco con entusiasmo e passione i miei clienti nella realizzazione dei loro progetti di vita.
Il mio compito è essere per loro la figura di riferimento in tema di risparmio e di investimenti, in ambito fiscale e previdenziale, e nella delicata sfera della protezione del patrimonio familiare/aziendale.
I valori a cui mi ispiro sono l'onestà, il rispetto della persona, l'indipendenza ed una robusta etica professionale capace di riflettere e rispettare in ogni momento le aspettative di coloro che mi affidano il loro patrimonio.
Impiego nel mio lavoro professionalità, serietà e passione per instaurare rapporti fiduciari solidi e duraturi.
Essere un buon Consulente Finanziario e Patrimoniale non vuol dire solo saper scegliere buoni investimenti.
Sono fondamentali la dedizione al lavoro ed un’ampia sfera di competenze tecniche e relazionali per supportare i clienti attraverso le tante scelte che, nel tempo, hanno garantito loro la corretta allocazione, protezione, ottimizzazione di tutto il patrimonio, non solo finanziario.
Ogni risparmiatore ha i propri obiettivi, le proprie esigenze, aspettative, progetti di vita: la mia professione mi
conduce a capire ed organizzare la migliore strategia di investimento, individuando le soluzioni personalizzate tra le molteplici che il mercato mette a disposizione.
Ritengo la formazione ed il continuo aggiornamento elementi essenziali per la ricerca di soluzioni alle esigenze di pianificazione finanziaria, patrimoniale, successoria e fiscale delle persone e delle famiglie.
"UN INVESTITORE CHE HA TUTTE LE RISPOSTE, NON HA CAPITO LA DOMANDA" (John Templeton)
Il mio compito è essere per loro la figura di riferimento in tema di risparmio e di investimenti, in ambito fiscale e previdenziale, e nella delicata sfera della protezione del patrimonio familiare/aziendale.
I valori a cui mi ispiro sono l'onestà, il rispetto della persona, l'indipendenza ed una robusta etica professionale capace di riflettere e rispettare in ogni momento le aspettative di coloro che mi affidano il loro patrimonio.
Impiego nel mio lavoro professionalità, serietà e passione per instaurare rapporti fiduciari solidi e duraturi.
Essere un buon Consulente Finanziario e Patrimoniale non vuol dire solo saper scegliere buoni investimenti.
Sono fondamentali la dedizione al lavoro ed un’ampia sfera di competenze tecniche e relazionali per supportare i clienti attraverso le tante scelte che, nel tempo, hanno garantito loro la corretta allocazione, protezione, ottimizzazione di tutto il patrimonio, non solo finanziario.
Ogni risparmiatore ha i propri obiettivi, le proprie esigenze, aspettative, progetti di vita: la mia professione mi
conduce a capire ed organizzare la migliore strategia di investimento, individuando le soluzioni personalizzate tra le molteplici che il mercato mette a disposizione.
Ritengo la formazione ed il continuo aggiornamento elementi essenziali per la ricerca di soluzioni alle esigenze di pianificazione finanziaria, patrimoniale, successoria e fiscale delle persone e delle famiglie.
"UN INVESTITORE CHE HA TUTTE LE RISPOSTE, NON HA CAPITO LA DOMANDA" (John Templeton)
Servizi
che posso mettere a tua disposizione
Pianificazione finanziaria e patrimoniale
Una buona pianificazione nasce dalla comprensione delle esigenze del cliente e della sua famiglia, con particolare attenzione ai progetti futuri.
Tradurre questi bisogni in soluzioni di investimento richiede professionalità e dedizione. Soluzioni pensate per soddisfare le tue esigenze di risparmio e di tutela, di previdenza e protezione.
Tradurre questi bisogni in soluzioni di investimento richiede professionalità e dedizione. Soluzioni pensate per soddisfare le tue esigenze di risparmio e di tutela, di previdenza e protezione.
Investimenti e costruzione di portafogli efficienti
Per cogliere le nuove opportunità offerte da un mercato in costante evoluzione è necessario selezionare le migliori professionalità a livello globale per individuare le soluzioni adeguate alle tue esigenze per quanto riguarda la gestione di risparmi e di patrimoni.
Protezione del patrimonio ottimizzazione fiscale
Viviamo in un contesto in continua evoluzione. Prima di ogni altra cosa devi pensare a proteggere il tuo patrimonio.
Risulta prioritario individuare le soluzioni idonee che ti consentano di tutelare le persone a te care e le attività che sono più esposte a rischi oggettivi, con un'attenzione particolare ai risvolti fiscali.
Risulta prioritario individuare le soluzioni idonee che ti consentano di tutelare le persone a te care e le attività che sono più esposte a rischi oggettivi, con un'attenzione particolare ai risvolti fiscali.
Gestione dei passaggi generazionali
Il passaggio generazionale è una fase importante nella vita dell'impresa ed è volta a garantire la continuità aziendale.
L’operazione, oltre alle problematiche di ordine tecnico e legale, spesso implica di dover affrontare all’ interno della famiglia anche importanti e delicate questioni di natura psicologica, culturale e relazionale.
L’operazione, oltre alle problematiche di ordine tecnico e legale, spesso implica di dover affrontare all’ interno della famiglia anche importanti e delicate questioni di natura psicologica, culturale e relazionale.
La Consulenza Patrimoniale Personalizzata
L'equilibrio che porta al benessere

Ci sono cose che cambiano nella vita.
Cambiano i sogni, i progetti e le passioni, cambiano le motivazioni personali e le esigenze e con esse cambiano anche i tuoi obiettivi finanziari. La vita è uno straordinario susseguirsi di eventi, un percorso in costante evoluzione.
Ci sono cose che, invece, non cambiano mai.
Come ad esempio il desiderio di proteggere i nostri cari, la volontà di migliorare, di progredire.
Non cambia il senso di tranquillità quando ci affidiamo ad un professionista preparato che opera al nostro servizio, meglio di quanto avremmo potuto fare da soli.
Richiedi una consulenza - in presenza o tramite webcall - sarò felice di incontrarti per un colloquio conoscitivo durante il quale potrai chiedermi, senza impegno, di analizzare la tua situazione patrimoniale in funzione delle esigenze, degli obiettivi, dei tempi e dei sogni che ti accompagnano lungo il cammino.
"NON SERVE PREDIRE LA PIOGGIA MA CONTA SAPER COSTRUIRE L'ARCA" (Warren Buffet)
Cambiano i sogni, i progetti e le passioni, cambiano le motivazioni personali e le esigenze e con esse cambiano anche i tuoi obiettivi finanziari. La vita è uno straordinario susseguirsi di eventi, un percorso in costante evoluzione.
Ci sono cose che, invece, non cambiano mai.
Come ad esempio il desiderio di proteggere i nostri cari, la volontà di migliorare, di progredire.
Non cambia il senso di tranquillità quando ci affidiamo ad un professionista preparato che opera al nostro servizio, meglio di quanto avremmo potuto fare da soli.
Richiedi una consulenza - in presenza o tramite webcall - sarò felice di incontrarti per un colloquio conoscitivo durante il quale potrai chiedermi, senza impegno, di analizzare la tua situazione patrimoniale in funzione delle esigenze, degli obiettivi, dei tempi e dei sogni che ti accompagnano lungo il cammino.
"NON SERVE PREDIRE LA PIOGGIA MA CONTA SAPER COSTRUIRE L'ARCA" (Warren Buffet)
Servizi di Consulenza in ambito Finanziario e Patrimoniale
LE MIGLIORI SOLUZIONI AL SERVIZIO DEL TUO PATRIMONIO
PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA: L'obiettivo della pianificazione successoria è quello di gestire il trasferimento delle risorse alla futura generazione secondo i propri desideri, nel modo (fiscalmente) più efficiente possibile e con il minor numero possibile di problemi.
PASSAGGIO GENERAZIONALE: Il passaggio generazionale è una fase importante e delicata nella vita dell’ impresa ed è volta a garantirne la continuità aziendale.
L’operazione, oltre alle problematiche di ordine tecnico e legale, spesso implica il dover affrontare all’ interno della famiglia anche importanti questioni di natura psicologica, culturale e relazionale.
GESTIONE PATRIMONI FINANZIARI SOTTO TUTELA: La minore età, l’inabilità, l’interdizione e/o qualsiasi forma di incapacità, anche parziale o temporanea, necessitano di strumenti di tutela adeguati. Anche in ambito finanziario, la procura ad amministrare i patrimoni del soggetto debole deve essere coadiuvata da figure competenti nell’ attività di monitoraggio e gestione del rischio.
SERVIZI FIDUCIARI / TRUST: Attività parabancaria, in grado di soddisfare finalità legate all’ intestazione di quote societarie, di beni e patrimoni. Servizi dedicati ad imprenditori, professionisti e privati, mirati ad ottimizzarne l’amministrazione del patrimonio, garantendone la massima riservatezza.
"L'INVESTIMENTO INTELLIGENTE E' PIU' UNA QUESTIONE DI APPROCCIO MENTALE CHE DI TECNICA; UN VALIDO APPROCCIO MENTALE VERSO LE FLUTTUAZIONI DEL MERCATO E' LA CONDIZIONE INDISPENSABILE PER IL SUCCESSO NEGLI INVESTIMENTI"
(Benjamin Graham)
PASSAGGIO GENERAZIONALE: Il passaggio generazionale è una fase importante e delicata nella vita dell’ impresa ed è volta a garantirne la continuità aziendale.
L’operazione, oltre alle problematiche di ordine tecnico e legale, spesso implica il dover affrontare all’ interno della famiglia anche importanti questioni di natura psicologica, culturale e relazionale.
GESTIONE PATRIMONI FINANZIARI SOTTO TUTELA: La minore età, l’inabilità, l’interdizione e/o qualsiasi forma di incapacità, anche parziale o temporanea, necessitano di strumenti di tutela adeguati. Anche in ambito finanziario, la procura ad amministrare i patrimoni del soggetto debole deve essere coadiuvata da figure competenti nell’ attività di monitoraggio e gestione del rischio.
SERVIZI FIDUCIARI / TRUST: Attività parabancaria, in grado di soddisfare finalità legate all’ intestazione di quote societarie, di beni e patrimoni. Servizi dedicati ad imprenditori, professionisti e privati, mirati ad ottimizzarne l’amministrazione del patrimonio, garantendone la massima riservatezza.
"L'INVESTIMENTO INTELLIGENTE E' PIU' UNA QUESTIONE DI APPROCCIO MENTALE CHE DI TECNICA; UN VALIDO APPROCCIO MENTALE VERSO LE FLUTTUAZIONI DEL MERCATO E' LA CONDIZIONE INDISPENSABILE PER IL SUCCESSO NEGLI INVESTIMENTI"
(Benjamin Graham)

"La speculazione è il tentativo di trasformare una piccola somma in una fortuna.
L'investimento è: impedire ad una fortuna di tramutarsi in una piccola somma."
L'Italia è ancora un paradiso fiscale?
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PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.

PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.



PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Negli altri paesi UE non esistono franchigie così favorevoli e le tassazioni differiscono da paese a paese:
Germania dal 30% al 50%
Svizzera dal 15% al 50%
Francia dal 45% al 60%
Spagna dal 35% all' 80%
Regno Unito 40% per importi superiori a 325.000 sterline
Belgio dal 30% al 60% e così via…
Si parla quindi di un possibile CONSISTENTE AUMENTO delle imposte di successione, in maniera più incisiva, in particolare per patrimoni superiori ai 5 milioni di euro.
Agire per tempo, utilizzando gli strumenti che la normativa mette a disposizione, permette di evitare che il patrimonio venga sperperato e combattuto legalmente per anni tra eredi litigiosi.
Permette inoltre di evitare la spiacevole situazione di dover vendere/svendere proprietà per far fronte a debiti pregressi, impossibilitati per mesi o anni ad accedere al patrimonio, bloccati da liti giudiziarie tra eredi, dalle procedure di successione o da eventuali creditori nel caso di aziende e/o società di persone.
L’inerzia o il voler continuare a rimandare queste decisioni espone a crescenti rischi: al primo accenno di rallentamento della nostra precaria economia il governo potrebbe entrare a gamba tesa per reperire nuove risorse finanziarie. Agìre per non subìre!
Utilizzando il giusto mix di strumenti giuridici, finanziari, fiscali, assicurativi, immobiliari e previdenziali, affidandosi a strutture dedicate e specializzate nelle diverse discipline e che operano all’interno di un progetto integrato, è possibile individuare le corrette soluzioni per mettere al riparo quanto faticosamente accantonato nel corso di una vita.
Mauro Poglio
Germania dal 30% al 50%
Svizzera dal 15% al 50%
Francia dal 45% al 60%
Spagna dal 35% all' 80%
Regno Unito 40% per importi superiori a 325.000 sterline
Belgio dal 30% al 60% e così via…
Si parla quindi di un possibile CONSISTENTE AUMENTO delle imposte di successione, in maniera più incisiva, in particolare per patrimoni superiori ai 5 milioni di euro.
Agire per tempo, utilizzando gli strumenti che la normativa mette a disposizione, permette di evitare che il patrimonio venga sperperato e combattuto legalmente per anni tra eredi litigiosi.
Permette inoltre di evitare la spiacevole situazione di dover vendere/svendere proprietà per far fronte a debiti pregressi, impossibilitati per mesi o anni ad accedere al patrimonio, bloccati da liti giudiziarie tra eredi, dalle procedure di successione o da eventuali creditori nel caso di aziende e/o società di persone.
L’inerzia o il voler continuare a rimandare queste decisioni espone a crescenti rischi: al primo accenno di rallentamento della nostra precaria economia il governo potrebbe entrare a gamba tesa per reperire nuove risorse finanziarie. Agìre per non subìre!
Utilizzando il giusto mix di strumenti giuridici, finanziari, fiscali, assicurativi, immobiliari e previdenziali, affidandosi a strutture dedicate e specializzate nelle diverse discipline e che operano all’interno di un progetto integrato, è possibile individuare le corrette soluzioni per mettere al riparo quanto faticosamente accantonato nel corso di una vita.
Mauro Poglio



PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.


PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.



PER LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE, SI. (ancora per poco...)
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.
Il patrimonio familiare ed aziendale creato nell’arco di una vita dev’ essere PRESERVATO E TRASMESSO alle generazioni future con scelte ponderate e consapevoli.
C’è ancora chi non ne vuole parlare per scaramanzia… infatti meno del 10% degli italiani è attento nel pianificare per tempo il PASSAGGIO GENERAZIONALE e la TUTELA DEL PATRIMONIO.
Programmare il PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA può portare a numerosi vantaggi in termini di efficacia e protezione, oltre a notevoli risparmi in termini d’imposta.
Soprattutto se si tiene conto che i nuovi modelli di famiglia – unioni civili e coppie di fatto – richiedono necessariamente nuovi approcci ed approfondimenti sui diversi trattamenti dal punto di vista successorio.
Da oltre 4 anni l’Unione Europea preme affinchè anche l’Italia si adegui in tema di IMPOSTE DI SUCCESSIONE agli altri paesi membri, tant’è che giace in parlamento una proposta di legge (la C2830 del 20/1/2015) che prevede una riduzione delle FRANCHIGIE che attualmente per gli eredi in linea diretta (coniugi, figli, parenti in linea retta) sono fissate ad 1 milione di euro pro-capite e se ne prevede la loro riduzione a 300/400 mila euro.
Le imposte di SUCCESSIONE italiane sono molto basse rispetto a quelle degli altri paesi Ue: da noi le aliquote variano da un minimo del 4% ad un massimo dell’8%.


Negli altri paesi UE non esistono franchigie così favorevoli e le tassazioni differiscono da paese a paese:
Germania dal 30% al 50%
Svizzera dal 15% al 50%
Francia dal 45% al 60%
Spagna dal 35% all' 80%
Regno Unito 40% per importi superiori a 325.000 sterline
Belgio dal 30% al 60% e così via…
Si parla quindi di un possibile CONSISTENTE AUMENTO delle imposte di successione, in maniera più incisiva, in particolare per patrimoni superiori ai 5 milioni di euro.
Agire per tempo, utilizzando gli strumenti che la normativa mette a disposizione, permette di evitare che il patrimonio venga sperperato e combattuto legalmente per anni tra eredi litigiosi.
Permette inoltre di evitare la spiacevole situazione di dover vendere/svendere proprietà per far fronte a debiti pregressi, impossibilitati per mesi o anni ad accedere al patrimonio, bloccati da liti giudiziarie tra eredi, dalle procedure di successione o da eventuali creditori nel caso di aziende e/o società di persone.
L’inerzia o il voler continuare a rimandare queste decisioni espone a crescenti rischi: al primo accenno di rallentamento della nostra precaria economia il governo potrebbe entrare a gamba tesa per reperire nuove risorse finanziarie. Agìre per non subìre!
Utilizzando il giusto mix di strumenti giuridici, finanziari, fiscali, assicurativi, immobiliari e previdenziali, affidandosi a strutture dedicate e specializzate nelle diverse discipline e che operano all’interno di un progetto integrato, è possibile individuare le corrette soluzioni per mettere al riparo quanto faticosamente accantonato nel corso di una vita.
Mauro Poglio
Germania dal 30% al 50%
Svizzera dal 15% al 50%
Francia dal 45% al 60%
Spagna dal 35% all' 80%
Regno Unito 40% per importi superiori a 325.000 sterline
Belgio dal 30% al 60% e così via…
Si parla quindi di un possibile CONSISTENTE AUMENTO delle imposte di successione, in maniera più incisiva, in particolare per patrimoni superiori ai 5 milioni di euro.
Agire per tempo, utilizzando gli strumenti che la normativa mette a disposizione, permette di evitare che il patrimonio venga sperperato e combattuto legalmente per anni tra eredi litigiosi.
Permette inoltre di evitare la spiacevole situazione di dover vendere/svendere proprietà per far fronte a debiti pregressi, impossibilitati per mesi o anni ad accedere al patrimonio, bloccati da liti giudiziarie tra eredi, dalle procedure di successione o da eventuali creditori nel caso di aziende e/o società di persone.
L’inerzia o il voler continuare a rimandare queste decisioni espone a crescenti rischi: al primo accenno di rallentamento della nostra precaria economia il governo potrebbe entrare a gamba tesa per reperire nuove risorse finanziarie. Agìre per non subìre!
Utilizzando il giusto mix di strumenti giuridici, finanziari, fiscali, assicurativi, immobiliari e previdenziali, affidandosi a strutture dedicate e specializzate nelle diverse discipline e che operano all’interno di un progetto integrato, è possibile individuare le corrette soluzioni per mettere al riparo quanto faticosamente accantonato nel corso di una vita.
Mauro Poglio
Pianifica la trasmissione della ricchezza
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PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.

PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
Sentiamo però spesso discutere di testamento, eredità e donazioni…
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di “esorcizzare” l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
Mauro Poglio
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di “esorcizzare” l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
- Come vengono determinati gli eredi di una persona defunta?
- Quali sono le modalità per dividere il patrimonio del defunto tra gli eredi?
- A quali aspetti bisogna prestare attenzione nella stesura di un testamento?
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
Mauro Poglio



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.


PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.
Alcuni recenti dati Istat:
- Meno del 10% degli italiani dispone un testamento olografo o un atto di donazione inter vivos (rispetto all’80% degli inglesi)
- circa il 40% delle famiglie attualmente presenti in Italia convivono senza un rapporto regolarmente officiato: le strutture familiari negli ultimi vent’anni sono state oggetto di notevole dinamicità.
- In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie mono-genitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’ incremento delle nuove strutture familiari. Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.
- il diritto di famiglia attualmente in vigore tutela solo le coppie giuridicamente regolarizzate;
- circa l’80% delle successioni non pianificate finiscono in un’area di contenzioso.
- Una causa civile in Italia dura mediamente 8 anni.
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi;
- Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione;
- Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.
Probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica (cd. “scaramanzia”) non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi.


Sentiamo però spesso discutere di testamento, eredità e donazioni…
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di “esorcizzare” l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
Mauro Poglio
Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti?
Sappiamo come vanno utilizzati?
E’ proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni?
E’ forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?
Non è solo una questione d’età!
Certamente nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione; quanto si è più giovani tanto più si tende a rimandare questi pensieri e quanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di “esorcizzare” l’evento.
Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.
Le domande che ci poniamo di solito in questi casi, sono:
- Come vengono determinati gli eredi di una persona defunta?
- Quali sono le modalità per dividere il patrimonio del defunto tra gli eredi?
- A quali aspetti bisogna prestare attenzione nella stesura di un testamento?
Il suggerimento è quello di fare alcune riflessioni sulla trasmissione della vostra ricchezza insieme al consulente di fiducia per individuare apposite soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato a protezione della vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.
Mauro Poglio
Trasferire la ricchezza (2)
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PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.

PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
Ma è davvero ciò che desideriamo?
E se invece volessimo destinare il nostro patrimonio al nostro amico fidato o ad un ente di beneficienza?
Quali sono i mezzi a disposizione e come è possibile utilizzarli?
Molto probabilmente il testamento ci potrebbe essere d’aiuto.
Con la nomina dei singoli eredi, sarà possibile evitare che parenti lontani, molto probabilmente anche sconosciuti, possano ereditare il frutto di una vita di sacrifici, indirizzandoci invece a persone più “vicine” anche se non parenti.
Maggiore tutela e protezione meritano anche i figli, soprattutto se minori (o maggiorenni ma non ancora tanto maturi da saper amministrare un patrimonio) o disabili.
In questo caso, anziché il testamento, si potranno utilizzare altri strumenti di protezione che consentano di tenere al riparo il patrimonio anche dopo la vostra “dipartita”.
Poche domande ma sufficienti a chiarire che è necessario organizzare e sviluppare un percorso di pianificazione e trasmissione della ricchezza in cui siate voi gli attori principali, evitando che qualcuno possa decidere per voi!
Mauro Poglio
E se invece volessimo destinare il nostro patrimonio al nostro amico fidato o ad un ente di beneficienza?
Quali sono i mezzi a disposizione e come è possibile utilizzarli?
Molto probabilmente il testamento ci potrebbe essere d’aiuto.
Con la nomina dei singoli eredi, sarà possibile evitare che parenti lontani, molto probabilmente anche sconosciuti, possano ereditare il frutto di una vita di sacrifici, indirizzandoci invece a persone più “vicine” anche se non parenti.
Maggiore tutela e protezione meritano anche i figli, soprattutto se minori (o maggiorenni ma non ancora tanto maturi da saper amministrare un patrimonio) o disabili.
In questo caso, anziché il testamento, si potranno utilizzare altri strumenti di protezione che consentano di tenere al riparo il patrimonio anche dopo la vostra “dipartita”.
Poche domande ma sufficienti a chiarire che è necessario organizzare e sviluppare un percorso di pianificazione e trasmissione della ricchezza in cui siate voi gli attori principali, evitando che qualcuno possa decidere per voi!
Mauro Poglio



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.


PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.



PERCHE' E' IMPORTANTE PIANIFICARE IN VITA
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.
In mancanza di volontà espresse decide il codice civile, scritto nel 1942.
AGIRE PER NON SUBIRE.
Affrontare queste tematiche ‘a freddo’ può creare un certo imbarazzo, a causa delle nostre resistenze culturali (di tipo scaramantico) ma appena superato questo piccolo ostacolo mentale, si rende necessario l’approccio razionale, tipico delle persone attente e lungimiranti: “cosa potrebbe accadere al mio patrimonio personale e/o aziendale in caso di improvvisa premorienza?”.
Le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono molteplici. Eccone alcune:
- Disporre in maniera autonoma dei propri beni;
- Evitare contrasti tra gli eredi;
- Assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;
- Ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi;
- Trasmettere l’azienda ai propri eredi.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona non è detto che lo possa essere anche per le altre.
Qualche esempio mostrerà come l’approccio alla pianificazione successoria con l’aiuto di un bravo consulente possa portare notevoli vantaggi.
Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro.
Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.
In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge superstite (magari il defunto non intratteneva buoni rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunchè).
E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità?
La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! E’ inoltre importante sapere che, qualora non venissero individuati parenti entro il 6° grado il patrimonio andrebbe allo Stato.


Ma è davvero ciò che desideriamo?
E se invece volessimo destinare il nostro patrimonio al nostro amico fidato o ad un ente di beneficienza?
Quali sono i mezzi a disposizione e come è possibile utilizzarli?
Molto probabilmente il testamento ci potrebbe essere d’aiuto.
Con la nomina dei singoli eredi, sarà possibile evitare che parenti lontani, molto probabilmente anche sconosciuti, possano ereditare il frutto di una vita di sacrifici, indirizzandoci invece a persone più “vicine” anche se non parenti.
Maggiore tutela e protezione meritano anche i figli, soprattutto se minori (o maggiorenni ma non ancora tanto maturi da saper amministrare un patrimonio) o disabili.
In questo caso, anziché il testamento, si potranno utilizzare altri strumenti di protezione che consentano di tenere al riparo il patrimonio anche dopo la vostra “dipartita”.
Poche domande ma sufficienti a chiarire che è necessario organizzare e sviluppare un percorso di pianificazione e trasmissione della ricchezza in cui siate voi gli attori principali, evitando che qualcuno possa decidere per voi!
Mauro Poglio
E se invece volessimo destinare il nostro patrimonio al nostro amico fidato o ad un ente di beneficienza?
Quali sono i mezzi a disposizione e come è possibile utilizzarli?
Molto probabilmente il testamento ci potrebbe essere d’aiuto.
Con la nomina dei singoli eredi, sarà possibile evitare che parenti lontani, molto probabilmente anche sconosciuti, possano ereditare il frutto di una vita di sacrifici, indirizzandoci invece a persone più “vicine” anche se non parenti.
Maggiore tutela e protezione meritano anche i figli, soprattutto se minori (o maggiorenni ma non ancora tanto maturi da saper amministrare un patrimonio) o disabili.
In questo caso, anziché il testamento, si potranno utilizzare altri strumenti di protezione che consentano di tenere al riparo il patrimonio anche dopo la vostra “dipartita”.
Poche domande ma sufficienti a chiarire che è necessario organizzare e sviluppare un percorso di pianificazione e trasmissione della ricchezza in cui siate voi gli attori principali, evitando che qualcuno possa decidere per voi!
Mauro Poglio
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3356139374
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